Il lungomare

La passeggiata sul lungomare di Napoli offre al visitatore un panorama meraviglioso. Provenendo da piazza Plebiscito, scendendo da via Cesario Console, si apre la vista sul golfo di Napoli e inizia verso destra il tratto di lungomare detto Lungomare liberato perchè totalmente pedonalizzato. Sino al Castel dell'Ovo infatti è possibile passeggiare liberamente sull'ampia strada. Da Piazza Vittoria invece sino a Posillipo la passeggiata è possibile lungo l'ampio marciapiedi che costeggia il mare o nella Villa comunale. Se volete seguire l'usanza napoletana non mancate di ristorarvi con bibita e taralli in uno dei chioschi che trovate lungo il tragitto. 

Non tralasciate poi di soffermarvi nei punti più interessanti del percorso valutando i tempi di percorrenza e non sottovalutando le distanze.

Il Castel dell'Ovo sorge sull'isolotto di Megaride luogo dove approdarono i più antichi fondatori della nostra città e dove la leggenda vuole sia stato ritrovato il corpo della sirena Partenope.  Un luogo mitico legato a numerose leggende tra cui quella della leggenda dell'Uovo che Virgilio, creduto mago nel periodo medioevale, avrebbe nascosto sotto le segrete del castello (all'epoca di Virgilio Castrum Lucullanum) per proteggere la città. Una passeggiata nel castello offre a tutti i visitatori la possibilità di affacciarsi dalle sue terrazze sul golfo. Impossibile non approfittare, l'ingresso è gratuito e il contesto meraviglioso 

Usciti dal castello si può passeggiare sull'isolotto tra gli edifici otto-novecenteschi del Borgo marinari, dove si trovano numerosi ristoranti. Luogo affascinante anche di sera per una cena napoletana.

Il Chiatamone è la strada parallela al lungomare che si trova dietro i grandi alberghi. Fino a fine ottocento era il vero lungomare di Napoli, famoso per le sorgenti di acqua suffrigna che veniva venduta nelle caretteristiche mummarelle. Oggi potete scorgere dal lungomare le rampe del Chiatamone (Le rampe Lamont Young) che conducono sopra Pizzofalcone, caratterizzate da abitazioni ricavate sotto la rampa in quelle che una volta erano delle grotte. 

La Villa comunale, progettata nell'ottocento, oggi è circondata da una recinzione disegnata, dall'architetto desiner italiano Mendini, con l'intenzione di ridare ai parco la recizione che aveva alla sua nascita. Infatti il progettista Carlo Vanvitelli aveva circondato il giardino con un cancello sullo stile dei parchi recintati francesi tanto che veniva chiamata popolarmente la Tuglieria (per richiamare il giardino delle Tullieries a Parigi) 

Il sito di Mergellina deve il suo nome ad una leggenda che lega l'originario borgo di pescatori ad una storia d'amore. Mergellina infatti è una contrazione del nome Mergoglino. Secondo la leggenda Mergoglino era un pescatore che si innamorò di una sirena che vedeva ogni sera dalla spiaggia. Ma si sa le sirene seducono e conducono alla morte, infatti Mergoglino trovò la morte cercando invano di raggiungere la sirena. Gli abitanti del luogo decisero quindi di dedicare il loro borgo al povero innamorato e storicamente gà nei documenti del XV secolo il luogo era denominato Mergoglino. Mergellina è il luogo ideale per una passeggiata e per sorbire una bibita presso uno degli storici chalet lì presenti.

Si consiglia di visitare in aggiunta la Tomba di Virgilio e la Crytpa Neapolitana che si trovano in prossimità della fermata della metropolitana linee 2 e 6 " Mergellina", dietro la chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, magari in compagnia di una delle numerose associazioni culturali che operano a Napoli per ascoltare la storia degli antichi culti della fertilità. 

Dopo Mergellina è possibile continuare lungo la collina di Posillipo a piedi sino al pittoresco Palazzo Donn'Anna, si consiglia poi di risalire la collina in bus o automobile se si vuole andare oltre. 

Piazza del Plebiscito

Vesuvio da via Cesario Console

Vesuvio visto dalla stada dell'isolotto di Megaride

Castel dell'Ovo

Rampe del Chiatamone viste dal lungomare 

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Castel dell'Ovo dal lungomare

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